mercoledì 22 settembre 2010

DI GERONIMO ROSA e SALANDRA PASQUALE

DI GERONIMO ROSA e SALANDRA PASQUALE
A seguire alcune testimonianze ( commenti):

9 commenti:

Andrea Salandra ha detto...

Mi sovviene il ricordo dell’ultima telefonata fatta alle 19.15 di domenica 23 novembre 1980 ( la prima scossa alle 19.35) con cui i miei genitori mi tranquillizzavano sul loro buono stato di salute.
Erano stanchi per essere stati a fare qualche lavoretto alla vigna ( alla Levata) e quindi sarebbero andati subito a letto in quanto la serata era già fredda e piuttosto umida.
Fu per questo che il martedì successivo, appena giunto sul posto, dopo aver verificato che la porta era rimasta chiusa da dietro, mi recai sicuro nella stanza da letto ...
In ogni caso mi piace ricordarli felici e sereni come in questa foto.
Il figlio Andrea Salandra

Rosanna Ceriello ha detto...

Nel 1980 non ero nata, non ho vissuto in prima persona il tragico evento, ma posso dire con certezza che ho vissuto il vuoto e il dolore che ha lasciato nel cuore delle persone.
Il terremoto ha portato via i miei nonni materni negandomi la possibilità di conoscerli, così come ha negato a mia madre e a mio zio la possibilità di poter tornare a casa, nel periodo di vacanza, e essere avvolti da quello strano calore che solo la tua casa possiede.
Quei pochi secondi hanno generato non solo distruzione, ma tanti frammenti di vuoto che ognuno porta dentro di se...

Rossella Salandra ha detto...

Il terremoto non l'ho vissuto, perche' non ero nata. Solo pochi anni fa, tramite il racconto di mio padre, ho cominciato a capire. Nei miei ricordi di infanzia, Santomenna e' un paese con casette di legno.

Anonimo ha detto...

We heard of the eathquake in Australia from the media reports and soon after the terrible news came that our Grandparents were among those who perished. After the death of our mother only a few years before this news was devastasting.I did travel to Italy in 1986 and while there was great joy in meeting my mother's family,I had to rely on the photos stories of others to get to know my Grandparents; there was also much saddness when I saw the destruction that was still so visible in Santomenna at that time and the terrible event became very real indeed.Rosalia Vivian (nee, Ciacciarelli) Australia

Andrea Salandra ha detto...

Traduco il pensiero di mia nipote Rosalia
in Australia abbiamo sentito del terremoto attraverso la televisione e poco dopo è arrivata la terribile notizia che i nostri nonni erano tra coloro che sono morti.
Dopo la morte di nostra madre, solo pochi anni prima, questa notizia è stata devastante.
Io sono stata in Italia nel 1986 e, mentre vi fu grande gioia nel conoscere la famiglia di mia madre, ho dovuto fare affidamento sui racconti e le foto degli altri per arrivare a conoscere i miei nonni. C’era anche una grande tristezza quando ho visto la distruzione che era ancora così evidente a Santomenna in quel momento, e l'evento è diventato per me reale.
Rosalia Vivian (nata,Ciacciarelli) Australia

Anonimo ha detto...

Mi ricordo il giorno e il momento che la mia famiglia ha ricevuto la chiamata tragica telefonata da Italia, indicando che i miei nonni erano morti nel terremoto. Avevo solo 11 anni. Mi resi conto improvvisamente che ero l'unico bambino in famiglia (in Australia) di avere avuto la prevlige di incontrare il mio amato Nonno Pasquale e Nonna Rosa. Avevo solo 5 anni e ricordato ero sempre a fianco di mio nonno. Sono grato di avere quelle fotografie molto prezioso, dove siamo stati felici e insieme. Livio Ciacciarelli (Australia)figlio del Concetta Salandra

Anonimo ha detto...

In loving memory of my grandparents Pasquale and Rosa who I never met personally but who have always had a strong and loving presence in my life growing up in Australia. Mainly through their letters, photos and Mum's stories, I came to love them and hoped one day to meet them. This was never to be because of that fateful tragic day in November, 30 years ago....they will always live in my heart. Their loving granddaughter Angela Ciacciarelli

Andrea Salandra ha detto...

Siete sempre nel mio cuore
Andrea

aldo ha detto...

Egr. Sig. Salandra ,
mi chiamo Aldo Matrone e ora vivo a Novara, sono nato a Boscoreale e ho 60 anni .
All'alba di martedi 25/11/1980 con un furgone ford transit e 4 amici, disorganizzati ma volenterosi con la tristezza nel cuore , con qualche pala e qualche piccone , partimmo per il cratere . Qualche radio libera ci guidò ad Eboli dove caricammo del latte da portare a Laviano , ma li trovammo l'inferno e migliaia di mezzi e soccorritori intasati al campo sportivo . Qualcuno ci indicò di andare a Santomenna dove davvero trovammo quasi nessuno . Qualche carabiniere, qualche vigile del fuoco , pochissimi sanitare , pochissimi soldati e il sindaco che cercava di coordinare i pochi soccorsi . Tanti morti appoggiati per terra sulla strada senza neanche un lenzuolo . Il maresciallo dei carabinieri che sparava ai cani randagi affamati che avevano cominciato ad andare vicino ai morti.
Ricordo che che poi incontrammo Lei, completamente inebedito e sconvolto , che ci invitava a gran voce e quasi con violenza a scavare una enorme montagne di macerie e travi di legno perchè sotto ci stavano i Suoi amati genitori Pasquale e Rosa che erano andati a letto . Ricordo tutti questi particolari perchè Lei stesso li raccontava a tutti ad alta voce e a tutti chiedeva aiuto e ricordo perfettamente che diceva a tutti di essere di Verona e di essere arrivato da poco . Ho ancore nel cuore il Suo ricordo e il ricordo di quella giornata che mi ha segnato per tutta la vita . Spero che il tempo abbia attutito quel dolore ma , come per me , non ho mai dimenticato Santomenna e i suoi morti . Venimmo via da quell'inferno perchè impossibilitati a fare nulla e nessuno in grado di organizzarci meglio ma ogni 23 Novembre il mio pensiero va a qui giorni di dolore . Avevo 20 anni e capii allora cosa era la morte e la tragedia . Un saluto affettuoso . Aldo .
a.matrone@alice.it