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SIETE STATI VERAMENTE TANTI PER QUESTO, D'ACCORDO CON IL SINDACO G.VENUTOLO, STO FACENDO IL POSSIBILE PER SCARICARE IL CONTENUTO DI QUESTO BLOG SU UN C.D. CHE POTREBBE ESSERE DISTRIBUITO IN OCCASIONE DELLE PROSSIME FESTIVITA' DI LUGLIO ... SPERANDO DI VEDERVI NUMEROSI...E SOPRATTUTTO DI RIUSCIRCI !!!
sabato 16 ottobre 2010
TURI GIUSEPPE E ROSA
TURI GIUSEPPE (al centro nella foto in famiglia
la cara figlia TURI ROSA
Fra i commenti leggi la toccante testimonianza di Turi Nicola
Mi ricordo tutto come se fosse oggi, ma sono passati 30 anni da quella brutta domenica la sera del 23/11/1980 alle ore 19.45 circa, appresi dal telegiornale in onda speciale , che comunicavano la brutta notizia di una violenta scossa di terremoto avvenuta in Irpinia e Basilicata alle 19.35 , la notizia per me stata come aver ricevuto una botta in testa , in quel momento non sapevo cosa fare , mi trovavo a 900 km distante da Santomenna precisamente a Orcenico Superiore di Zoppola (PN) e subito ho incominciato a telefonare per sapere delle notizie dei miei familiari , ma mi dava sempre occupato , fortunatamente un collega aveva una radio amatori siamo riusciti facendo un ponte radio , ad apprendere che tutta l’alta valle del Sele era stata rasa al suolo che non si riusciva a raggiungere i paesi limitrofi di cui e stato nominato anche Santomenna , ero preso dalla voglia di partire , ma mi e stato impedito dai miei Superiori perché il Lunedi avevamo delle attività militari da completare per cui non poteva essere rimanda l’attività. E tra una cosa e l’altra sono partito il mercoledì sera alle ore 17.30 alla volta di Santomenna con la speranza di trovare tutti i miei cari come li avevo lasciati a settembre che ero stato in ferie . Nel frattempo che da Contusi Terme raggiungevo Santomenna, lungo la strada Statale c’era un via vai di macchine e ambulanze , la quale era impossibile raggiungere il mio paese . Arrivato nei pressi di Santomenna , detta la variante, fermo la macchina e mi giro verso la mia casa , al momento non mi rendevo ancora conto di quello che fosse accaduto , i tetti delle case erano tutti giù , le travi di ferro e legno con le punte verso l’alto , alla fine guardando bene mi sono reso conto che anche la mia casa era andata giù , a quel punto ho chiesto ad alcune persone del posto se sapevano qualcosa dei miei ,ma nessuno mi rispondeva, mi aspettavo una risposta sicuramente positiva, ma facevano fatica a dirmelo , qualcuno mi diceva: ”stanno tutti bene?” e io ripetevo: “li avete visti?” A quel punto volevo andare verso la casa , e invece mi hanno fermato dicendomi: ” adesso arriva tuo fratello e ti spiega tutto”. Passata circa un’ora e arrivato mio fratello Felice e mi ha raccontato piangendo che papà Giuseppe e nostra sorella Rosetta non ce l’hanno fatta e , la mamma invece è in gravi condizioni in Ospedale a Oliveto Citra , la nonna Grazia invece è da 4 notti che dorme fuori all’aperto , come tutti dal resto. Nel frattempo chiedo a mio fratello se erano arrivate delle tende , mi ha detto si, forse questa sera arrivano a San Lucia. Lascio la macchina e mi precipito sul posto per vedere le condizioni del terreno, ho che le stavano cercando di montare, ma non ci riuscivano perché soffiava un forte vento. Considerato che sono un militare , ho deciso di prendere io in mano la situazione e di organizzare alcuni gruppi di volontari, che alla fine con tutto il buio , siamo riusciti a montarne quasi 6 tende, per far dormire gli anziani . Nel frattempo a me premeva prendere la macchina e andare in cerca di mia madre per sapere come stava, ma quella notte stessa avrò girato 4 Ospedali. Alla fine sono riuscito a trovarla solo dopo mezzanotte a Salerno , appena lo vista sono scoppiato a piangere mi ha chiesto di papà e Rosetta non sapevo come raccontarglielo, lei sicuramente lo sapeva già dell’accaduto, che non cera più nulla da fare per loro. Peccato che sia andata cosi, potevamo essere una famiglia felice. Sono passati 30 da quella brutta domenica del 23/11/1980 li ricordo ancora oggi. Vi voglio tanto bene non vi dimenticherò mai. Ciao papà, ciao Rosetta .
1 commento:
Mi ricordo tutto come se fosse oggi, ma sono passati 30 anni da quella brutta domenica la sera del 23/11/1980 alle ore 19.45 circa, appresi dal telegiornale in onda speciale , che comunicavano la brutta notizia di una violenta scossa di terremoto avvenuta in Irpinia e Basilicata alle 19.35 , la notizia per me stata come aver ricevuto una botta in testa , in quel momento non sapevo cosa fare , mi trovavo a 900 km distante da Santomenna precisamente a Orcenico Superiore di Zoppola (PN) e subito ho incominciato a telefonare per sapere delle notizie dei miei familiari , ma mi dava sempre occupato , fortunatamente un collega aveva una radio amatori siamo riusciti facendo un ponte radio , ad apprendere che tutta l’alta valle del Sele era stata rasa al suolo che non si riusciva a raggiungere i paesi limitrofi di cui e stato nominato anche Santomenna , ero preso dalla voglia di partire , ma mi e stato impedito dai miei Superiori perché il Lunedi avevamo delle attività militari da completare per cui non poteva essere rimanda l’attività. E tra una cosa e l’altra sono partito il mercoledì sera alle ore 17.30 alla volta di Santomenna con la speranza di trovare tutti i miei cari come li avevo lasciati a settembre che ero stato in ferie .
Nel frattempo che da Contusi Terme raggiungevo Santomenna, lungo la strada Statale c’era un via vai di macchine e ambulanze , la quale era impossibile raggiungere il mio paese . Arrivato nei pressi di Santomenna , detta la variante, fermo la macchina e mi giro verso la mia casa , al momento non mi rendevo ancora conto di quello che fosse accaduto , i tetti delle case erano tutti giù , le travi di ferro e legno con le punte verso l’alto , alla fine guardando bene mi sono reso conto che anche la mia casa era andata giù , a quel punto ho chiesto ad alcune persone del posto se sapevano qualcosa dei miei ,ma nessuno mi rispondeva, mi aspettavo una risposta sicuramente positiva, ma facevano fatica a dirmelo , qualcuno mi diceva: ”stanno tutti bene?” e io ripetevo: “li avete visti?” A quel punto volevo andare verso la casa , e invece mi hanno fermato dicendomi:
” adesso arriva tuo fratello e ti spiega tutto”. Passata circa un’ora e arrivato mio fratello Felice e mi ha raccontato piangendo che papà Giuseppe e nostra sorella Rosetta non ce l’hanno fatta e , la mamma invece è in gravi condizioni in Ospedale a Oliveto Citra , la nonna Grazia invece è da 4 notti che dorme fuori all’aperto , come tutti dal resto. Nel frattempo chiedo a mio fratello se erano arrivate delle tende , mi ha detto si, forse questa sera arrivano a San Lucia. Lascio la macchina e mi precipito sul posto per vedere le condizioni del terreno, ho che le stavano cercando di montare, ma non ci riuscivano perché soffiava un forte vento.
Considerato che sono un militare , ho deciso di prendere io in mano la situazione e di organizzare alcuni gruppi di volontari, che alla fine con tutto il buio , siamo riusciti a montarne quasi 6 tende, per far dormire gli anziani .
Nel frattempo a me premeva prendere la macchina e andare in cerca di mia madre per sapere come stava, ma quella notte stessa avrò girato 4 Ospedali. Alla fine sono riuscito a trovarla solo dopo mezzanotte a Salerno , appena lo vista sono scoppiato a piangere mi ha chiesto di papà e Rosetta non sapevo come raccontarglielo, lei sicuramente lo sapeva già dell’accaduto, che non cera più nulla da fare per loro.
Peccato che sia andata cosi, potevamo essere una famiglia felice.
Sono passati 30 da quella brutta domenica del 23/11/1980 li ricordo ancora oggi.
Vi voglio tanto bene non vi dimenticherò mai. Ciao papà, ciao Rosetta .
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